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FONDI COMUNI

Caratteristiche

Stando ad una definizione tecnica un fondo comune di investimento è un patrimonio autonomo, suddiviso in quote di pertinenza di una pluralità di partecipanti, che viene gestito in monte, ossia collettivamente e nello stesso modo per tutti i partecipanti, da una società di gestione (SGR).

I fondi di investimento garantiscono agli investitori un accesso al mercato estremamente diversificato in quanto la scelta delle singole posizioni in cui investire è demandata al gestore di portafoglio (fund manager), mentre l'investitore risulta di fatto proprietario solo di una porzione dell'ampio paniere di titoli selezionati dal fund manager.

Il supporto di un consulente finanziario risulta fondamentale per aiutare il cliente nella scelta dei fondi su cui investire con l'obiettivo di creare un portafoglio equilibrato ed in linea con il profilo di rischio e gli obiettivi di investimento del cliente stesso.

In base alla tipologia di strumenti in cui investono (c.d. sottostanti) possiamo distinguere le seguenti categorie di fondi:

AZIONARI

Si distinguono per il fatto che devono investire almeno il 70% del patrimonio in titoli azionari di diversa natura; il residuo 30% può essere costituito da titoli obbligazionari o da liquidità.

Sono generalmente caratterizzati da un elevato livello di volatilità, ovvero significativi rendimenti nelle fasi di crescita del mercato contrapposti a perdite di valore anche rilevanti nelle fasi negative del mercato.

È inoltre possibile distinguere i fondi azionari in ulteriori classi in funzione del mercato a cui appartiene la maggior parte delle azioni:

  • Fondi Azionari Italia, Area Euro, Europa, America, Pacifico e Paesi Emergenti, che investono principalmente in azioni il cui emittente appartiene alle rispettive aree geografiche di definizione;

  • Fondi Azionari Paese, che investono principalmente in azioni di emittenti appartenenti al paese o al gruppo di paesi individuato nel regolamento;

  • Fondi Azionari Internazionali, Energia e Materie Prime, Industria, Beni di Consumo, Salute, Finanza, Informatica, Servizi di Telecomunicazione, Servizi di Pubblica Utilità, Altri Settori, Altre Specializzazioni.

OBBLIGAZIONARI

Si distinguono per il fatto che l'investimento in titoli azionari è vietato (ad eccezioni dei fondi obbligazionari misti che possono acquistare azioni per un controvalore pari al massimo al 20% del patrimonio), pertanto il patrimonio dovrà essere investito esclusivamente in titoli obbligazionari e liquidità.

Generalmente possono essere classificati in base a:

  • Emittente: nello specifico emissioni Governative, cioè titoli di stato (es. BTP italiani, Bund tedeschi, ecc.) oppure emissioni Corporate, cioè emessi da aziende. Le emissioni Corporate possono essere ulteriormente suddivise in base al Rating (ovvero il giudizio sul merito creditizio) dell'emittente; possiamo dunque distinguere tra:

    • Investment Grade: rating minimo BBB- (S&P's) attestante un giudizio positivo sulla capacità di ripagare il debito​;

    • High Yield (titoli spazzatura o "Junk Bonds"): rating inferiore a BB+ (S&P's) attestante una vulnerabilità più o meno significativa al rischio di insolvenza. solitamente sono caratterizzati da un flusso cedolare maggiore rispetto alle emissioni IG per compensare il rischio più elevato.

  • Duration: esprime la durata media finanziaria delle obbligazioni ed è determinata dalle scadenze (breve termine, medio termine, lungo termine) e dei tassi cedolari. Maggiore è la duration e maggiore sarà la volatilità del fondo obbligazionario in risposta a variazioni dei tassi di interesse dell'economia. 

BILANCIATI/FLESSIBILI

I fondi Bilanciati sono caratterizzati per avere un mix tra componente obbligazionaria ed azionaria in funzione della categoria di gestione prescelta, che generalmente può prevedere da un minimo del 10% ad un massimo del 90% del patrimonio del fondo investito in azioni.

I fondi Flessibili, invece, consentono al gestore del fondo di poter variare la componente azionaria (anche da 0% a 100%) adattando il profilo di rischio in funzione della specifica fase economica da affrontare, potendo dunque aumentarla in un contesto di crescita oppure ridurla drasticamente nelle fasi di contrazione o alta volatilità dei mercati.  

COMMODITIY (MATERIE PRIME)

Le Commodity intese come asset class rappresentano un gruppo molto eterogeneo di beni, con destinazioni d’uso differenti, specificità e qualità differenti. Possono essere classificate in due macro-categorie: Soft Commodity, Hard Commodity.
Appartengono alla categoria Soft le commodity derivanti dal settore agricolo e dall’allevamento, suddivisibili in:

  • beni agricoli: avena, farina di soia, frumento, mais, olio di soia, soia, cacao, caffè, cotone, legname, succo d'arancia, tabacco, zucchero;

  • carni: bovini, bovini da latte, maiali, pancetta di maiale.

Appartengono alla categoria Hard le commodity del settore energetico, dei metalli preziosi e di quelli industriali. Si possono poi suddividere in:

  • metalli preziosi: oro, platino, argento, palladio;

  • metalli: alluminio, cobalto, nickel, rame, zinco, molibdeno, acciaio, stagno;

  • energetici: benzina, etanolo, gas naturale, nafta, petrolio, propano;

  • energia elettrica.

E' possibile individuare fondi che investono in una specifica risorsa, come ad esempio oro, oppure in una categoria di risorse come ad esempio i metalli preziosi.

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