La gestione patrimoniale non è un semplice prodotto finanziario ma un vero e proprio servizio di investimento tramite il quale il risparmiatore , tramite un mandato, affida la gestione del proprio patrimonio a un soggetto autorizzato ad operare per suo conto sul suo denaro, nei limiti del mandato sottoscritto dal cliente stesso. L’intermediario decide in modo autonomo come investire il capitale del cliente, cercando di ottenere rendimenti in linea con il piano di investimento concordato con il cliente e rispettando i livelli di rischio stabiliti dal mandato.

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Un aspetto importante che contraddistingue la gestione patrimoniale è che a differenza del fondo comune, dove la gestione è collettiva, la gestione del capitale è individuale. Infatti, i punti distintivi sono proprio la personalizzazione e la qualità del servizio offerto.

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Le gestioni patrimoniali sono fondamentalmente di 2 tipologie: GPM e GPF. Nelle prime, acronimo di Gestione Patrimoniale Mobiliare, il patrimonio del cliente è investito principalmente in strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, ETF e derivati mentre nelle seconde, Gestione Patrimoniale in Fondi, il patrimonio è investito in quote di fondi comuni e sicav.

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La gestione patrimoniale è una delle soluzioni più efficienti dal punto di vista fiscale, infatti a differenza di un investimento in fondi comuni, con le Gestioni Patrimoniali è possibile compensare minusvalenze e plusvalenze dei fondi in portafoglio con un notevole vantaggio dal punto di vista fiscale e un impatto diretto sui rendimenti.

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In funzione dell'elevato livello di sofisticazione, l'apertura di un mandato di gestione patrimoniale solitamente richiede un investimento iniziale minimo che può essere più o meno elevato a seconda degli obiettivi di investimento previsti. Di conseguenza  questa tipologia di investimento potrebbe non risultare accessibile o adeguata per tutti i risparmiatori.